Il vaticano è ignorante

Proseguendo verso Nord hai sulla sinistra i giardini: spogli e ingialliti, il bombardamento al napalm non ha fatto bene agli alberi. Su di essi le macerie della grande Cupola di San Pietro, una bomba deve averla presa in pieno privando la Basilica del suo elemento caratteristico. In lontananza in mezzo agli immensi giardini non si fatica a distinguere diversi zombie, le loro sagome goffe si aggirano per i prati secchi senza una meta precisa, i loro sensi non sono sicuramente abbastanza sviluppati per localizzarti in quella linea d'aria.
Sulla destra, adiacente alla Basilica, si trova la Cappella Sistina: molti calcinacci a terra ma nessuna breccia nei muri dal tuo lato. I versi delle bestie sono costanti e perpetui come il lamento di chi non è mai sazio. Suoni simili provengono chiaramente anche da Piazza San Pietro. La strada è libera per un buon tratto, dopo la Cappella sulla destra ci sono i Cortili del Belvedere, una crepa nell'edificio permette di accedere al grande cortile per tagliare la strada verso Porta Sant'Anna. Invece proseguendo nella tua direzione a 100 metri c'è un vecchio blocco di polizia con le auto distrutte

Avvicinandoti alle auto noti che ci sono delle figure strane: in una di esse il posto del pilota e del passeggero sono occupati da due agenti di polizia morti con le cinture di sicurezza ancora intatte. Quando sei lì noti che hanno parti dell'addome o delle braccia lacerate da morsi e ferite da armi da taglio nella gola. I due agenti fisicamente appaiono chiaramente come zombie, qualcuno deve averli uccisi in passato. Le loro uniformi sono in buono stato ma gli sono state sottratte le armi d'ordinanza apparentemente. Un centinaio di metri oltre c'è un incrocio: Proseguendo dritto raggiungi l'entrata nord del Vaticano, passando a destra l'entrata est: tutto sembra tranquillo. La strada da questo punto in avanti è stracolma di veicoli che la intasano, probabilmente le auto di polizia dovevano impedire che questi passassero.

Leggermente sotto il sedile si intravedono delle manette elettroniche con il rispettivo telecomando di blocco, tutto il resto è stato portato via. Giungi all'incrocio indisturbato, a destra c'è una vecchia edicola a gazebo desolata. Proseguendo a dritto noti che tutti gli edifici sono in pessime condizioni, molti muri si sono inscuriti e i piani superiori delle strutture sono crollati. Quando ti fermi a riprendere fiato noti che sul lato destro del marciapiede di fronte a te ci sono due zombie intenti a banchettare con un soldato accasciato al suolo: uno di loro è posto di fronte a te ma non ti nota, forse troppo impegnato a cibarsi. Fra te e loro ci sono 30 metri abbondanti. Accanto al militare, è distinguibile quello che doveva essere il suo fucile

La scena macabra va avanti per 10 minuti abbondanti. Dopo il soldato inizia a dare segni di vita e urla contro i suoi "colleghi" zombie. Si alza ormai con le budella scoperte e mutilato di un braccio a causa dei morsi subiti. Il sangue defluisce lentamente dal suo corpo ma nonostante quello tira una manata contro uno dei due come per protesta. L'infetto aggredito non reagisce e i tre si allontanano insieme in cerca di un'altra vittima: fortunatamente vanno nella direzione opposta alla tua, sono a ormai 20 metri dal fucile

Lì intorno ci sono almeno 5 zombie morti, evidentemente il soldato ha venduto cara la sua carne. Raccogli il fucile che si rivela essere un SG 550 con caricatore da 20 colpi scarico, lì intorno ci sono una ventina di bossoli che testimoniano un combattimento, tuttavia i caricatori dell'arma potrebbero essere ancora dentro il giubbotto tattico dello zombie che se ne sta andando a 40 metri da te, insieme agli atri due, dritto all'incrocio successivo.

Specifiche nuova arma: SG 550
Stato: scarico con caricatore da 20 colpi
Proiettili utilizzati: 5,56mm
Modalità di fuoco: Semiautomatico-Raffica 3 colpi-Automatico
Nazione e anni di produzione: Svizzera 1986-In fabbricazione

Riesci ad entrare nel gazebo, si rivela essere in pessime condizioni all'interno. Numerose riviste sono ancora presenti e su un tavolino all'interno c'è un posacenere sporco con cicche di sigaretta ed un accendino lì accanto. Nell'edicola è presente anche un mini frigo bar di bibite ma è stato ripulito e dentro di esso qualcuno ha messo un braccio evidentemente appartenuto ad uno zombie. Nel frattempo i gemiti dei tre infetti spariscono e sono ormai scomparsi all'incrocio nord successivo. Sulla strada nord dove ti trovavi prima sono presenti alcuni vecchi lussuosi condomini vaticani barocchi, l'alternativa è proseguire per est verso la porta vicino a Piazza San Pietro

L'accendino per fortuna funziona ignorantemente e pare esser stato usato poco. Prosegui verso est, tutto apparentemente tranquillo, auto sfondate ovunque ed edifici distrutti sono i principali elementi paesaggistici presenti. La porta è visibile in lontananza a due incroci da te ma le tue orecchie sentono distintamente numerosi rumori sinistri provenienti da infetti, probabilmente sono negli edifici circostanti. Al primo incrocio inizi a sentire distintamente degli spari. Sulla strada di sinistra noti tre soldati vestiti come quello che hai visto morto poco fa, dal loro modo di dettarsi ordini a vicenda capisci che si tratta di guardie svizzere. Dopo qualche minuto vengono sopraffatti da entrambi i lati della strada da un numero di zombie probabilmente superiore a venti. Mentre sei impegnato a guardare la loro disfatta a sinistra, due guardie svizzere identiche sopraggiungono dalla strada di destra visibilmente infette. Te ne accorgi quando sono a 20 metri da te ma ormai si sono accorti della tua presenza. La strada per proseguire dritto pare sgombra