Condominio n. 67, Via Aurelia (vecchia)

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  1. Roxas
     
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    Alessandro non riuscì a convincere l'uomo, che tenendo ancora l'arma puntata su di lui, esclamo con un puntina di disperazione: "Per quale motivo dovrei crederti sulla parola?! E poi chi mi assicura che non sei infetto?! Magari nemmeno lo sai!"

    La situazione stava degenerando. Quell'uomo ha perso tutto, lo vedo dai suoi occhi. L'unica cosa che gli rimane è quella bambina. Non mi ascolterà col buon senso, devo per forza far leva sulla sua situazione. Cosa potrei dirgli...

    Nel frattempo la bambina si era calmata. Aveva smesso di piangere, ma continuava a tenersi stretta all'uomo. Guardò l'uomo in viso, e con gli occhi ancora arrossati dal pianto, disse: "Papà....ho paura...non voglio che anche tu diventi come la mamma..."

    Ha perso la moglie, ecco perché è cosi stressato., si guardò intorno, Evidentemente questo disordine lo ha provocato loro mentre si cercavano di difendere. Forse ho un idea, anche se raccontare cose cosi intime ad un estraneo non mi attira.

    L'uomo aveva assunto una espressione sofferente dopo aver sentito le parole della piccola, "Non succederà piccolina...la..la mamma stava male..non succederà niente a noi..te lo prometto" disse, senza togliere lo sguardo su Alessandro.

    Quella bambina... è simile, molto simile a...

    Con un sospiro di struggimento, Alessandro si appresto a rivelarsi all'uomo con l'arma: "Mi chiedi perché dovresti credermi sulla parola. Mi chiedi perché non dovrei essere infetto. Ti risponderò.

    Guardò la persona negli occhi, ignorando l'arma letale che separava i due: "Perché non sono infetto? Bhe, potrei dirti mille motivi veri e logici per cui non sono infetto. Ma una sola risposta mi serve dirti: Non me lo posso permettere.

    Se l'uomo voleva chiedere il perché ad Alessandro, non lo saprà mai, perché non gli diede il tempo di parlare: "Mi spiace che tu abbia perso la madre della piccola, ma almeno tu HAI lei. Io probabilmente non ho avuto la tua stessa "fortuna".", mentre parlava, senza distogliere lo sguardo, aprì le spalle per cercar di far cadere lo zaino sul pavimento.


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
    Armi: N/A
    Zaino:
    -2x panini imbottiti
    -1x mappa della città
    -un attrezzo multiuso
    -una foto sbiadita di una persona cara
    Abbigliamento:
    -Felpa con cappuccio
    -Jeans con cintura in pelle
    -Scarpe da ginnastica
    Abilità: Ricerca Lv.3 / Agilità Lv.3 / Calci lv.2
    Soldi: 50 euro
    Note: N/A

     
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  2. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi

    L'uomo ti guarda e non accenna ad abbassare l'arma, "Esatto...ho rimasto solo lei e proprio per questo non posso permettermi errori. Credimi vorrei crederti e farti entrare per aiutarti...ma non posso fidarmi solamente della tua parola quando in gioco c'è la vita di mia figlia, per favore...vattene.", la bambina nel frattempo si era staccata dal padre e ora si teneva con solo la mano al tessuto della maglia dell'uomo, "Papà..aiutalo..è buono..", l'uomo distolse un secondo lo sguardo da Alessandro e guardò la bambina, "Sara...non so cosa poter...", si bloccò prima di finire la frase, "Giusto...piccola vai a prendere il mazzo di chiavi dietro la televisione", la bambina si staccò dal padre e velocemente si diresse verso la Tv, rovistò un po dietro ad essa e qualche attimo dopo fece ritorno dal padre con un mazzo di 6 chiavi, il padre lo prese e ne tolse una che si mise in tasca poi si rivolse a te, "Sono l'amministratore di condominio, queste son le chiavi degli altri appartamenti", prese una piccola pausa con un sospiro, "..gli altri condomini son tutti usciti e chissa se riusciranno a far ritorno, so che non dovrei farlo ma non voglio lasciarti andare senza un minimo aiuto"; l'uomo continuando a tenerti sotto mira ti lancia le chiavi, "E ora per favore..vattene"

    NOTE: Se prendi il mazzo di chiavi aggiungilo allo zaino.



     
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  3. Roxas
     
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    L'uomo non fece cenno di abbassare l'arma, e tenendola puntata verso Alessandro, parlò: "Esatto...ho rimasto solo lei e proprio per questo non posso permettermi errori. Credimi vorrei crederti e farti entrare per aiutarti...ma non posso fidarmi solamente della tua parola quando in gioco c'è la vita di mia figlia, per favore...vattene."

    Alessandro ebbe un sospiro di sollievo. Non si aspettava di farci amicizia, ma si era risparmiato di farli vedere la foto nello zaino. Era una cosa troppo privata, e voleva tenerla tale. Anche se sperava di ricevere di un po di aiuto, a malincuore disse: "Avrei fatto lo stesso nella tua situazione.." sospirò, "Statemi bene".
    Fece per andarsene, quando la bambina si staccò dal padre, limitandosi a tenere nella mano il tessuto della maglia, "Papà..aiutalo..è buono..".

    A quelle parole, il padre distolse lo sguardo per la prima volta da Alessandro, e si rivolse a lei: "Sara...non so cosa poter..." e si bloccò di colpo. Alessandro cercò di decifrare il volto segnato dell'uomo, ma non faceva trapelare nulla, "Giusto...piccola vai a prendere il mazzo di chiavi dietro la televisione".

    La bambina si staccò dal padre e diresse verso il televisore in modo frettoloso. Arrivata li, incominciò a rovistare dietro il televisore.

    Che chiavi?

    La bambina ritornò dal televisore con un mazzo di 6 chiavi e lo porse al padre, che lui prese immediatamente. Tolse una chiave dal mazzo e la mise in tasca, poi rivolgendosi ad Alessandro parlò a lui: "Sono l'amministratore di condominio, queste son le chiavi degli altri appartamenti". Prese una pausa per qualche istante, "..gli altri condomini son tutti usciti e chissà se riusciranno a far ritorno, so che non dovrei farlo ma non voglio lasciarti andare senza un minimo aiuto" e tenendo sotto mira Alessandro gli lanciò il mazzo di chiavi, che lui prese al volo, "E ora per favore..vattene"

    Alessandro rimase a guardare prima le chiavi e poi l'uomo, e poi stringendo le chiavi, le mise in tasca, "Appena troverò il mio amico" disse, con tutta la convinzione in corpo, "..Farò in modo che quegli schifosi non riescano ad entrare nello stabile. Grazie.

    Detto questo, si accovacciò per arrivare all'altezza della bambina e gli fece un sorriso molto largo, "Grazie Sara", gli disse con la più grande gratitudine che poteva avere in corpo.

    Detto questo, Alessandro si rialzò e cercò di uscire fuori dalla stanza, per raggiungere Giacomo per vedere come andava e informarlo sulle chiavi.


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
    Armi: N/A
    Zaino:
    -5x Chiavi del Condominio n. 67
    -2x panini imbottiti
    -1x mappa della città
    -un attrezzo multiuso
    -una foto sbiadita di una persona cara
    Abbigliamento:
    -Felpa con cappuccio
    -Jeans con cintura in pelle
    -Scarpe da ginnastica
    Abilità: Ricerca Lv.3 / Agilità Lv.3 / Calci lv.2
    Soldi: 50 euro
    Note: N/A

     
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  4. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi


    La bambina ti scambia un timido sorriso senza proferire parola; uscito dall'appartamento e chiusa la porta ti dirigi velocemente giù dalle scale, arrivato al piano terra vedi Giacomo seduto davanti al portone del condominio, "Oi amico sei tornato, trovato qualcosa? Non immagini ciò che ho visto da questo maledetto spioncino, farò incubi per mesi e mesi, ad ogni modo la situazione fuori si è calmata...e con calmata intendo che non ce più niente di vivo che corre e urla...ma solo decine di quelle creature che camminano a vuoto e centinaia di cadaveri che spero non si rialzino.."



     
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  5. Roxas
     
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    Sentendo le parole di Alessandro, Sara fece un timido sorriso senza parlare.

    Uscito fuori dall'appartamento e dopo aver chiuso la porta, Alessandro si diresse verso le scale. Mentre scendeva le scale, rifletteva sul da farsi:
    "Ha deciso cosi, non posso farci niente. Avrei fatto comunque lo stesso. Direi di accennare a Giacomo solo il necessario e di stare alla larga da questo piano. Non ho sentito rumori, quindi credo che non siano entrati. Credo ci basterà perlustrare i primi due appartamenti."

    Finito di scendere le scale, Alessandro vide Giacomo seduto davanti al portone del condominio. Appena vide Alessandro, Giacomo ebbe un sospiro di sollievo, "Oi amico sei tornato, trovato qualcosa?"
    Alessandro prese le chiavi dalla tasca e lo fece dondolare davanti a Giacomo con un sorriso divertito: "Ho trovato la possibilità di trovare parecchie cose interessanti qui"
    Giacomo sbuffò per un attimo, "Non immagini ciò che ho visto da questo maledetto spioncino, farò incubi per mesi e mesi, ad ogni modo la situazione fuori si è calmata...e con calmata intendo che non ce più niente di vivo che corre e urla...ma solo decine di quelle creature che camminano a vuoto e centinaia di cadaveri che spero non si rialzino.."
    Alessandro rimase stupito per un attimo "...Chissà come se la cava Carlo..."

    "Chissà se c'è l'hanno fatta Carlo e gli altri... Comunque, se non ci hanno visto entrare, non credo che tenteranno di entrare nel palazzo. Ispezioniamo il primo piano. Tu l'appartamento a sinistra, io quello a destra. Evita di fare rumore il più possibile, non possiamo permetterci una mandria di quei cosi. Inoltre evita il terzo piano. L'uomo che mi ha dato le chiavi non vuole compagnia, e non si farà problemi a farti saltare la testa se ti presenti.

    Detto questo, stacco la chiave dell'appartamento alla sinistra del primo piano e la porse a Giacomo.


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
    Armi: N/A
    Zaino:
    -5x Chiavi del Condominio n. 67 (di cui una in mano)
    -2x panini imbottiti
    -1x mappa della città
    -un attrezzo multiuso
    -una foto sbiadita di una persona cara
    Abbigliamento:
    -Felpa con cappuccio
    -Jeans con cintura in pelle
    -Scarpe da ginnastica
    Abilità: Ricerca Lv.3 / Agilità Lv.3 / Calci lv.2
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    Edited by Roxas - 4/8/2014, 16:14
     
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  6. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi

    "Va bene, ci sto", gli dai la chiave della porta sinistra del primo piano e vi dirigete al primo piano; Giacomo appoggia un orecchio alla porta, "Ok qua sembra tutto calmo, spero che continui a restare così anche quando entro", detto questo inserisce le chiavi nella serratura e gira, la porta porta si apre con un rumore secco, "Io entro..", rimani qualche attimo a guardare se succede qualcosa dopo di che apri la porta, all'interno la luce è accesa e vedi una poltrona, di fronte a questa è presente un ripiano con un cassetto e sopra al ripiano un televisore, noti che a sinistra del televisore c'è una porta chiusa esattamente come nell'appartamento del terzo piano.

    NOTE: Togli dal mazzo una chiave.



     
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  7. Roxas
     
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    Giacomo fissò Alessandro per un momento, poi fece un cenno di assenso
    "Va bene, ci sto", disse, mentre si rimetteva in piedi
    "Ok, veloce, non abbiamo molto tempo" rispose Alessandro, passandogli le chiavi con un gesto di non-calanche.

    Giacomo si incammino per raggiungere la porta del primo piano, seguito da Alessandro. Cercava di fare il punto della situazione, ma più ci ripensava, più gli sembrava che Carlo e gli altri erano andati, o peggio. Però si tenne per se le proprie opinioni, non voleva vedere un Giacomo demoralizzato.

    Raggiunto il primo piano, Giacomo si mise all'opera. Appoggiò l'orecchio sulla porta per sentire eventuali suoni. Alessandro nel frattempo, infilò la chiave nella porta della sua da lui scelta. Dopo aver aspettato due secondi, Giacomo tolse l'orecchio dalla porta, senza togliere lo sguardo dal chiavistello, "Ok qua sembra tutto calmo, spero che continui a restare così anche quando entro" . Detto questo, mise la chiave nella serratura e la girò, provocando un piccolo rumore dovuto allo scatto della serratura. Al suono della serratura, Alessandro sussultò e si girò di scatto. Si aspettava il rumore, ma tenevi a sensi a pieno regime ormai.

    Giacomo non si era accorto del suo comportamento, e aprì la porta. "Io entro..", disse deciso.

    Aspetto qualche secondo, per vedere se succedeva qualcosa, ma non sentendo più alcun rumore, pensò che era andata bene, e incominciò a lavorare sulla sua porta. Mise la chiave nella serratura e la girò. Poi aprì la porta molto lentamente, per vedere se vi fosse qualcuno. Quando spalancò la porta, notò che la luce era accesa. Qui non va bene, pensò, scuotendo la testa fra se e se, O ha avuto fretta di abbandonare l'appartamento, oppure è rimasto qui.

    La conformazione della stanza era molto simile a quella del terzo piano. Erano presenti una poltrona e, di fronte ad essa, un ripiano con sopra un televisore. Alla sua sinistra vi era una porta chiusa, esattamente come all'appartamento al terzo piano dello stabile.

    Potrebbe essere un bagno. Devo controllare se vi sta qualcuno all'interno.

    Si appoggiò al muro affianco alla porta e, ormai come una prassi, busso due volte molto forte alla porta, per sentire se vi era qualche movimento.


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
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    -4x Chiavi del Condominio n. 67
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    -1x mappa della città
    -un attrezzo multiuso
    -una foto sbiadita di una persona cara
    Abbigliamento:
    -Felpa con cappuccio
    -Jeans con cintura in pelle
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  8. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi

    Dopo qualche secondo che hai bussato alla porta senti uno strano verso e dei movimenti ripetuti, quasi come se qualcuno dall'altra parte stesse cercando di far qualcosa senza però riuscirci.



     
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  9. Roxas
     
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    Dopo aver bussato violentemente sulla porta, Alessandro si mise in ascolto di eventuali risposte. Non si fecero attendere molto.

    Si sentirono dei movimenti. Qualcuno o qualcosa stava tentando varie volte di fare qualcosa, ma senza riuscirci.

    Alessandro pensò un attimo, Può essere una persona rimasta incastrata, come un infetto rimasto incastrato. Se è un infetto, appena mi vedrà farà un tale baccano da far venire qui uno tsunami di quei cosi, oppure nella foga riuscirà a liberarsi. Vediamo se si vede qualcosa dalla serratura.

    Alessandro si accovacciò all'altezza della serratura, per cercare di vedere l'interno.


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
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    -4x Chiavi del Condominio n. 67
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    -1x mappa della città
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    -una foto sbiadita di una persona cara
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  10. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi

    Ti abbassi all'altezza della serratura e guardi l'interno, purtroppo l'angolo visivo che hai attraverso la serratura non ti permette di vedere tutta la stanza e l'unica cosa che riesci a vedere è un comodino con un cassetto e sopra una lampada, affianco al comodino noti una sedia a rotelle.



     
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  11. Roxas
     
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    Alessandro si accovacciò, cercando di vedere dalla serratura l'interno della stanza. Purtroppo la serratura era troppo piccola per poter vedere l'intera stanza. Le uniche cose che si riescono ad intravedere sono un comodino con un cassetto e una lampada, di cui affianco al comodino vi è una sedia a rotelle.

    "Sedia a rotelle? Cazzo, vuol dire che è un disabile. Se è un disabile, probabilmente è caduto a terra e sta cercando di rialzarsi. È un problema, non posso portarmelo dietro, ma non posso nemmeno lasciarlo li a marcire..."

    Si rialzò dalla posizione accovacciata e appoggiò la mano sul viso, pensieroso. Alla fine decise, "non posso lasciarlo li. Lo aiuterò ad alzarsi e lo metterò sulla sedia a rotelle, ma non posso fare altro per lui."

    Tentò di aprire la porta, cercandola di aprire giusto il necessario per osservare il corpo e verificare se era uno di loro.


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
    Armi: N/A
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    -un attrezzo multiuso (in mano)
    -una foto sbiadita di una persona cara
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  12. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi

    Apri un po la porta e vedi che a destra del comodino, su un letto che dalla serratura non sei riuscito a scorgere, c'è un infetto che muove la testa e le braccia ed emette dei versi strozzati, ciò che prima era un uomo sui 50 anni cerca di alzarsi ma non ci riesce essendo probabilmente paralizzato dalla vita in giu.

    Inoltra a destra del letto noti un armadio chiuso.



     
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  13. Roxas
     
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    Alessandro riuscì ad aprire la porta quanto basta per vedere l'interno a sufficienza. Ciò che video lo fece rabbrividire, è vomitò, la scena era troppo... troppo triste per lui.

    Una persona, quella che erano una persona, giaceva sul letto, consumato dalla malattia. Si dimenava, cercava di spostarsi, ma era paralizzato dalla vita in giù. Doveva avere 50 anni, forse di più, e ciò rese la scena più triste. Emanava versi strozzati, cercando in tutti i modi di alzarsi di li. Quei versi, a parer di Alessandro, sembravano urla, urla incessanti di una condizione ancora più orribile della morte stessa, aggiungendo tutto il dolore che si ha subito nella vita passata, come la paralisi alle gambe.

    "Il destino gioca brutti scherzi... ma questo ha superato tutte le barriere del limite..."

    Si buttò in ginocchio. Non riusciva a reggere la scena. Pensava fra se e se: Siamo destinati a diventare cosi? Degli essere agonizzanti, che rivogliono la loro vita passata? Perché tutto questo? Perché?", disse l'ultimo perché a bassa voce.

    Si rialzò, e distogliendo lo sguardo dal non-cadavere, guardò il resto della stanza. Oltre alla sedia a rotelle del disabile, vi era un armadio chiuso alla sua destra. Girò lo sguardo nuovamente all'infetto.

    "Mi dispiace.." disse, e tentò di prendere la lampada, per poi cercare di buttarla con violenza sul cranio dell'infetto.


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
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    -4x Chiavi del Condominio n. 67
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    Edited by Roxas - 6/8/2014, 01:48
     
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  14. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi

    La lampada colpisce la testa dell'infetto spargendo sangue sul cuscino e sul muro dietro al letto, per poi cadere a terra frantumandosi e producendo un forte rumore; dal punto in cui la lampada ha colpito sgorgano sangue e altre sostanze che vanno a riversarsi sul cuscino creando una macchia tra il rosso e il grigiastro.



     
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  15. Roxas
     
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    Sei stato troppo schivo... secondo me non è morto, vero? :asd:


    "Mi dispiace..." parlò sottovoce, mentre prendeva la lampada.
    "Mi dispiace...", quando si preparò a lanciare la lampada cercando di mirare alla testa. Poi chiuse gli occhi.

    "Mi dispiace"

    Quando riaprì gli occhi, vide la testa dell'infetto colpita da migliaia di frammenti di vetro, rimasti incastrati sul viso dell'uomo. Da quelle schegge uscivano fiumi di sangue, che macchiava il cuscino e il muro. La lampada, che fino a un secondo fa stava penzolando sul collo dell'uomo, cadde a terra producendo un fortissimo rumore.

    "CAZZO" esclamò, spostandosi istintivamente indietro per evitare i cocci.

    Alessandro rimase a guardare il corpo ancora un po, poi fece per girarsi, ma vide una cosa disgustosa.

    Dal viso, oltre al sangue, sgorgavano altre sostanze. Queste sostanze, miste al sangue, formavano sul cuscino una macchia mista fra rosso e grigiastro. Alessandro si mise in bocca la mano per evitare di vomitare, aveva vomitato cosi tanto quel giorno che aveva paura di cosa avrebbe vomitato a stomaco vuoto. "Oddio, la materia grigia... Almeno è morto, spero."

    Inspirò ed espirò lentamente, come gli era stato insegnato alla scuola di difesa personale per calmare nervi, e poi si volse verso l'armadio, e tentò di aprirlo.


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
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95 replies since 2/8/2014, 13:31   588 views
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