Strade Roma (vecchia)

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  1. CPL ©
     
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    Moderatore


    Alessandro Lombardi


    Alessandro scese velocemente le scale e uscì come un lampo dal portone del condominio senza badare al vicino che stava entrando che aveva quasi colpito nell'aprire il portone.
    Mentre avanzava a passo veloce sul marciapiede, per andare al posto di lavoro poco distante, notò una calca di gente radunata attorno al bar sotto casa, dentro al locale c'era un numero impressionante di persone e fuori attaccate alle vetrine ce ne erano ancora di più, incuriosito si avvicinò e quando riuscì a farsi strada fra la folla fino a raggiungere un punto da cui vedere bene l'interno, notò che tutti stavano fissando la televisione, c'era il telegiornale e anche se non riusciva a sentire la voce del giornalista, poteva benissimo vedere le immagini sullo schermo.
    Vetture della polizia e ambulanze radunate attorno all'ospedale e persone imbrattate di sangue e menomate che venivano portate fuori dall'interno, uno dei feriti era saltato giù dalla barella e come una belva inferocita aveva attaccato il medico che lo stava trasportando, due poliziotti avevano dovuto far fuoco più e più volte per abbatterlo.
    Alessandro non fece tempo a capacitarsi di ciò che aveva appena visto, che il telefono squillò, erano i suoi genitori...




     
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  2. Roxas
     
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    Alessandro sentì il cellulare vibrargli nella tasca. Lo prese, e vide che il numero chiamante era la madre.
    Strano, di solito non mi chiamano mai loro..
    Accettò la chiamata e si apprestò a rispondere.

    Pronto?


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
    Armi: N/A
    Zaino:
    -2x panini imbottiti
    -1x mappa della città
    -un attrezzo multiuso
    -una foto sbiadita di una persona cara
    Abbigliamento:
    -Scarpe da ginnastica
    -Jeans blu
    -Canottiera bianca
    -Felpa.
    Abilità: Ricerca Lv.3 / Agilità Lv.3 / Calci lv.2
    Soldi: 50 euro
    Note: N/A



    Edited by CPL © - 21/7/2014, 00:38
     
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  3. CPL ©
     
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    Moderatore


    Alessandro Lombardi



    "Alessandro! Dove sei?! Hai visto la televisione? Tutto ok?! Tuo padre e io abb...." prima che la madre potesse finire la frase la linea si interruppe, e non successe solo a lui, infatti altre due tre persone attorno a lui che stavano parlando al cellulare iniziarono a guardare lo schermo per capire il motivo della chiusura della chiamata.
    Alessandro non fece in tempo a riporre il cellulare che un'auto fuori controllo sfrecciò sulla strada affianco a lui andando a schiantarsi e fermando così la propria corsa contro la vetrina di un negozio d'antiquariato lì vicino.






    Roxas, una sola cosa, quando rispondi a una moderazione fai in modo di riprendere tutto l'accaduto.
    Per esempio nel caso di quella di prima, non iniziare a scrivere solo dal punto in cui ti chiamano i genitori, riprendi anche tutto l'accaduto poco prima :)
     
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  4. Roxas
     
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    Grazie per il suggerimento :)


    Alessandro stava ascoltando sua madre quando, all'improvviso, la linea cadde. Guardo il cellulare per un momento. Controllò il segnale del telefono, e vide che il telefono era in ricerca.

    Si guardò intorno per vedere se era successo solo a lui. Altri due individui fissarono prima i loro telefoni, poi rivolsero uno sguardo ad Alessandro ed infine tornarono al televisori, con il volto pallido e delle occhiaie orribili.

    Cosa succede? Perché la linea è caduta? C'è bel tempo qui fuori! Speriamo non sia successo nulla di mal...

    Non riusci a finire la frase che udì un rumore. Non fece in tempo a riporre il telefono in tasca che un auto lo sfiorò, sfondando la vetrina di un negozio di antiquariato.

    La pelle gli si era rizzata per lo spavento. Era stato ad un soffio da una morte orribile. In quell'istante pensò a quello che non aveva mai fatto, a quello che di cui si era pentito, e a cose che non avrebbe mai pensato prima. Per la prima volta, lui penso di essere stato graziato.

    Si allontanò, ancora scosso dall'incidente, dal televisore. Non si sentiva nulla, e non gli interessava vedere altri immagini disgustose. Guardò per un attimo la vettura. Pensò fra se e se:

    Cosa devo fare? Quel pazzo mi ha fatto quasi uccidere, ma non posso abbandonarlo li. Uhm. Mi farò aiutare da una persona.

    Prese la prima persona che trovò e gli disse

    Senti, so che non sei obbligato ad aiutarmi, ma i cellulari non funzionano, quindi non possiamo chiamare un ambulanza per quell'uomo! Quindi ti prego, aiutami a tirarlo fuori da quel rottame!


    Alessandro "Alex" Lombardi

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  5. CPL ©
     
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    Moderatore


    Alessandro Lombardi



    L'uomo lo guardò per un secondo, guardò il veicolo dopo di che si rivolse nuovamente verso Alessandro e gli fece un cenno come per conferma, per poi correre verso l'auto che nel frattempo stava iniziando a emettere del fumo dal cofano.
    L'uomo entrò dalla vetrina in frantumi e si posizionò di fronte allo sportello del guidatore, all'interno c'era un ragazzo di una ventina d'anni, apparentemente svenuto, con il viso completamente immerso nell'airbag, mise subito una mano sulla maniglia e cercò di aprire ma la portiera era bloccata, non sapendo più cosa fare urlò a Alessandro "Vieni qua!Aiutami! La portiera non si apre! Questo ragazzo rischia di soffocare per via dell'airbag!".




     
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  6. Roxas
     
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    Lui lo guardo. Alessandro non riusciva a capire le sue intenzioni, era impassibile. Guardò la vettura e poi si rivolse a lui di nuovo, e con un cenno, accetto la sua richiesta d'aiuto.

    Grazie.

    Incominciarono a correre verso la ormai ex-vettura. Cerco di guardare l'entità dei danni, e vedendo che la situazione era disperata disse sottovoce: E se ci va bene, non sarò l'unico a ringraziare, quest'oggi.

    Mentre l'altra persona cercava di estrarre l'individuo dall'abitacolo, Alessandro controllava gli altri sedili per vedere se vi erano bambini, anziani, altre persone. Non sembrava esserci nessuno.
    Viaggiava da solo, bene. Speriamo che se la cavi.
    Vieni qua!Aiutami! La portiera non si apre! Questo ragazzo rischia di soffocare per via dell'airbag!

    Appena sentito il ragazzo chiedere aiuto, Alessandro corse subito da lui.

    Alessandro vide la situazione. Il guidatore, che era un ragazzo di 20 anni, era svenuto. L'airbag rischiava di strozzarlo. Il tempo scorreva in fretta, troppo in fretta per ragionare.

    Cosa fare, COSA FAR... IL MULTIUSO!

    Buttò lo zaino a terra e prese il multiuso. Prese il cacciavite a stella del multiuso e cercò di bucare l'airbag che stava strozzando il ragazzo, prima che fosse troppo tardi.


    Alessandro "Alex" Lombardi

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  7. CPL ©
     
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    Moderatore


    Alessandro Lombardi



    Dopo un paio di colpi Alessandro riuscì a bucare l'airbag che si sgonfiò velocemente liberando il viso del ragazzo....
    Quello che Alessandro e l'uomo videro fece urlare e saltare all'indietro quest'ultimo per il terrore della visione che gli si presentava di fronte, il viso del ragazzo era ricoperto di sangue, era uscito da ovunque, bocca, naso e addirittura dagli occhi.
    Passati un paio di secondi, appena si fu ripreso dallo shock, l'uomo si riavvicinò al corpo e gli mise due dita sul collo per sentire se c'era ancora battito, "Niente...assolutamente nulla...è mor...AAAAAAH!", non fece tempo a finire la frase che il ragazzo con un movimento fulmineo del collo girò la testa e azzannò la mano dell'uomo strappandogli via con un morso le due dita appoggiate al collo.
    L'uomo si buttò all'indietro urlando e guardandosi terrorizzato la mano da cui fuoriusciva una fontanella di sangue, intanto il ragazzo dato per morto poco prima si stava dimenando nel sedile, urlando e dando morsi all'aria.







     
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  8. Roxas
     
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    Dopo due tentativi, Alessandro riuscì a bucare l'airbag. Mentre si svuotava, notò una gran chiazza di sangue sull'airbag. Rivolse il suo sguardo al conducente, e rimase allibito da ciò che vide.

    Aveva gli occhi vitrei, da cui usciva sangue, tanto sangue. Anche dalla bocca e dal naso erano usciti fiumi di sangue. La pelle era completamente bianca e aveva la bocca spalancata, traboccante di sangue.

    Alla vista del corpo, Alessandro non riuscì a trattenersi, si buttò a terra e vomitò.

    "Cosa diavolo gli è successo? È impossibile che sia stato l'incidente a provocargli quei danni. Che schifo gli sarà successo? L'airbag si era attivato, di conseguenza la maggior parte delle ferite devono esser state causate da altro. Sarà per quello che aveva perso il controllo della vettura? Merda, merda, MERDA, qui sta andando tutto a puttane."

    Si rialzò. Doveva essere forte, non poteva farsi sopraffare da questo genere di cose. Era morto, quindi perché avere paura? .

    Vide l'altra persona premerli il collo con le dita. Probabilmente voleva vedere se c'èra battito.
    "Non credo ci sia qualcosa da fare ormai..."
    "Niente...assolutamente nulla...è mor...AAAAAAH!"

    Alessandro vide l'uomo buttarsi a terra, del sangue gli usciva dalle dita. No... Usciva da dove dovevano stare delle dita. Corse alla portiera dell'auto e vide il guidatore che si dimenava come una belva selvatica in gabbia, che tentava invano di mordere Alessandro. Aveva sempre gli occhi vitrei, la pelle pallida, e tutto il sangue che gli era uscito schizzava da ogni parte nell'abitacolo. Era uno spettacolo raccapricciante.

    "Che diavolo sta succedendo!? MERDA"

    Si girò verso il ragazzo che stramazzava a terra, perdeva molto sangue. Non c'èra tempo da perdere, bisognava fare in fretta. Si avvicinò a lui e cercò di rialzarlo.

    "Stai perdendo troppo sangue. Quel tizio non era morto, cazzo?! Dobbiamo trovare qualcosa per fermare l'emorragia e trovare un ospedale, ORA!"


    Alessandro "Alex" Lombardi

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  9. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi


    "Cazzo! Aiutami ti prego! Fa male...fa male!" l'uomo non la smetteva di urlare e chiedere aiuto, intanto le persone fino a poco prima impegnate a visionare da lontano il susseguirsi degli eventi si erano ora radunate attorno a loro, a guardare il raccapricciante spettacolo.
    Dalla folla a un certo punto uscì una ragazza sulla trentina, molto bella e allo stesso tempo molto semplice, trucco appena accennato, capelli raccolti dietro, abbigliamento più adatto a stare in casa che altro, sembrava che fosse appena uscita di casa senza nemmeno prepararsi alla giornata.
    La ragazza si fece avanti e aiutò Alessandro ad alzare l'uomo e a metterlo seduto appoggiato al muro più vicino, fatto questo si strappò un pezzo della camicetta e lo usò come benda per le dita dell'uomo, o perlomeno quello che ne rimaneva, "Questo dovrebbe fermare il sangue, ora però dobbiamo trovare qualcosa per disinfettare la ferita".
    La ragazza non sembrava particolarmente scossa dall'accaduto, guardò Alessandro negli occhi con un'espressione ferma e decisa, quasi come a dargli coraggio, o forse cercava nei suoi occhi il coraggio che a lei stava per mancare...."Aurora....piacere...se così si può dire.."







     
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  10. Roxas
     
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    "Cazzo! Aiutami ti prego! Fa male...fa male!"
    "Se non stai fermo, non riesco a medicarti, diamine!"
    L'uomo non smetteva di agitarsi e gridare. Gemeva di dolore, aveva perso moltissimo sangue. Tempo 5 minuti che avrebbe perso conoscenza. Le sue urla avevano attirato quasi tutte le persone che prima erano in disparte a guardare.

    "COSA DIAMINE AVETE DA GUARDARE? AIUTATELO INVECE DI FARE LE STATUINE!"

    All'avvicinarsi di tutta quella gente, l'ormai ex-conducente si dimenava ancora più a fondo, cercando di mordere qualunque cosa avesse a tiro. Alessandro ebbe per qualche secondo il terrore che quella "cosa" si potesse liberare e tranciarli la cassa toracica a morsi.

    Dalla folla avanzò una ragazza, sembrava avere trent'anni, capelli biondi raccolti dietro, occhi verdi acqua. Indossava una camicetta molto semplice, probabilmente non aveva programmi di uscire quest'oggi, ma deve essere stata attirata dalle urla. Si avvicinò alla persona ferita. Si strappò un pezzo della sua camicetta e bendò la ferita.

    "Questo dovrebbe fermare il sangue, ora però dobbiamo trovare qualcosa per disinfettare la ferita"

    Non aveva paura, almeno il suo sguardo dava quell'impressione. Era ferma e decisa. La sua espressione gli infuse un pezzo di speranza, forse si poteva ancora salvare quel povero cristo. Ma dovevano fare in fretta.

    "Aurora....piacere...se così si può dire.."

    Alessandro rimase senza parole per qualche secondo. Non si aspettava tutta questa formalità, almeno non in quella situazione. Gli fece un accenno con la testa, indicando l'uomo ferito.

    "Alessandro. Portiamolo al bar, forse li hanno un disinfettante. Aiutami ad alzarlo."

    Poi si rivolse all'uomo ferito e, mentre lo alzava,gli disse:

    "Cerca di rimanere sveglio, non devi perdere conoscenza! Se ti addormenti, probabilmente non ti risveglierai più! Senti la mia voce, cazzo! Chi sei? CONCENTRATI, ti sarà più facile stare sveglio se mi rispondi, chi diavolo sei!?


    Alessandro "Alex" Lombardi

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  11. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi


    "Lu..luca..ti prego..aiut..", l'uomo svenì prima di poter finire la frase, gli occhi gli si rigirarono mostrando solo il bianco della sclera, Luca sembrava ormai più morto che vivo, l'infezione si stava propagando per il corpo, la mano si stava gonfiando in modo impressionante e le vene si gonfiavano e stavano prendendo un colore nerastro;
    Alessandro e Aurora rimasero sconcertati nel vedere la velocità di propagazione dell'infezione.
    Aurora aprì la porta del bar, "Spostatevi! Toglietevi! Dell'alcool, abbiamo bisogno di alcool, quest'uomo sta morendo!", il barista dopo qualche attimo, giusto il tempo di fare il punto della situazione, prese dal sottobanco la prima bottiglia contenente dell'alcool che gli capitò tra le mani, "Jack&Daniel, questa roba ha distrutto molte vite, può sicuramente anche salvarle" disse il barista porgendo la bottiglia ad Alessandro.







     
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  12. Roxas
     
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    Alessandro e Aurora riuscirono a portare il ragazzo dentro il bar. Appena entrarono, tutte le persone guardarono inorridite l'aspetto del ragazzo. Lo posarono su un tavolo. Alessandro notò che il ragazzo stava per chiudere gli occhi, gli diede una scrollata e gli disse di nuovo "Cerca di rimanere sveglio. Non possiamo certamente stare svegli per te! Distraiti, raccontami qualcosa, qualsiasi cosa".
    "Spostatevi! Toglietevi! Dell'alcool, abbiamo bisogno di alcool, quest'uomo sta morendo!"

    "Lu..luca..ti prego..aiut.."

    Luca non riuscì a finire la frase che perse i sensi. I suoi occhi si rovesciarono all'indietro, lasciando solo un bianco vuoto dove un tempo vi erano pupille. Le sue vene si gonfiarono, prendendo un colore nerastro, mentre il resto del corpo diventava sempre più bianco. Qualunque cosa ci fosse in quel corpo, stava eliminando ciò che una volta era un essere umano.

    Aurora e Alessandro rimasero sconcertati dalla propagazione dell'infezione sul corpo.
    "Che diavolo, quest'uomo sta perdendo molto sangue, dov'è quell'alcool?!"

    Il barista, che aveva osservato la scena, si accinse a prendere da dietro il bancone la prima bottiglia di alcool che trovò, e gliela porse ad Alessandro:

    "Jack&Daniel, questa roba ha distrutto molte vite, può sicuramente anche salvarle"

    Alessandro prese subito la bottiglia e gliela porse ad Aurora:

    "È evidente che tu faccia qualche facoltà di medicina, sai troppo bene cosa e dove cercare! Io non so cosa fare di quest'alcool, ma tu probabilmente si. Vedi cosa riesci a fare!

    Rivolgendo lo sguardo al barista e ad alcuni clienti, gli urlo:
    "Qualcuno prenda delle cinghie o qualcosa per trattenerli la testa." indicò un Luca quasi irriconoscibile. "E per l'amor del cielo, attenti ai suoi denti. Ho bruttissimi presentimenti riguardo lui."


    Alessandro "Alex" Lombardi

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  13. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi



    "Nessuna facoltà di medicina, semplicemente so che l'alcool può benissimo essere usato come disinfettante.." rispose Aurora in modo cinico, ormai non ce la faceva più, stava per soccombere alla paura e al nervoso.
    La ragazza aprì la bottiglia da cui uscì un odore di alcool piuttosto forte e ne versò parte del contenuto sulla ferita di Luca, il sangue entrando in contatto con l'alcool iniziò quasi a ribollire.

    Nel frattempo un uomo sulla quarantina si era distaccato dalla folla incredula e si era tolto la cintura, si avvicinò a Luca per legargli la testa, ma non fece tempo a iniziare il lavoro che Luca gli saltò addosso azzannandogli la gola e strappandogli via la carotide, l'uomo fu solo capace di emettere un urlo strozzato mentre il sangue gli usciva a fiotti dallo squarcio nella gola, dopo di che crollò a terra in mezzo al suo stesso sangue.
    Le persone fino a poco prima accalcate attorno a loro, iniziarono a urlare in preda al terrore e a fuggire dal locale, nel mentre Aurora era finita a terra a seguito di una spinta da parte di un uomo intento a scappare...







     
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  14. Roxas
     
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    Aurora prese la bottiglia di alcool, e rispose cinicamente ad Alessandro:
    "Nessuna facoltà di medicina, semplicemente so che l'alcool può benissimo essere usato come disinfettante.."

    Alessandro si senti sbigottito per qualche secondo. Era sempre lui che faceva il cinico, gli sembrava strano che un altra persona, donna per giunta, facesse la cinica con lui. Ma non era il momento di sentirsi offesi o altro.

    Aurora stappo la bottiglia e verso il liquido trasparente sulle dita di Luca. Ebbe un effetto curioso, poiché il sangue, a contatto con il liquido, quasi ribollì, lasciando persino una piccola nuvoletta di fumo creata al contatto con il sangue.
    Notò con un misto di gioia e terrore che l'emorragia si era arrestata:
    Il che può significare solo due cose. Nella migliore delle ipotesi, l'emorragia è stata arrestata. Nella peggiore, non c'è più cosi tanto sangue da dover uscire fuori. In entrambi i casi, spero che non si sia infettato quella strana roba che poteva passarli il guidatore della macchina.

    Un uomo sulla cinquantina uscì dalla folla che guardava incredula la scena. Era un uomo alto, capelli neri, il viso segnato dalle rughe di una giovinezza probabilmente passata nei lavori pesanti. Si sfilò la cintura e si accinse a legare la testa di Luca.

    Alessandro notò che Aurora aveva la faccia molto stanca, probabilmente non avrebbe potuto reggere altro stress

    "Vai a riposarti. Non c'è più nulla che possiamo fare per aiutarlo, e anche se potessimo, nel nostro stato possiamo fare solo disastri. Hai fatto un ottimo lav...

    Alessandro non riuscì a finire la frase. Era successo quello che sperava non accadesse.
    Ciò che restava di Luca si avventò sul cinquantenne. Non era riuscito a legargli la faccia in tempo. L'infetto si avvinghiò su di lui, mangiandogli la carotide. L'uomo emise un urlo strozzato mentre il sangue gli usciva a fiotti da ciò che una volta conteneva la gola.

    "NO!"

    Si scatenò il panico fra la gente. La gente urlava a destra e manca, e tentarono di fuggire dal locale. Nel frastuono, Alessandro perse di vista Aurora.

    "Due persone sono morte perché hanno fatto ciò che gli ho chiesto. Non posso permettere che anche quella ragazza diventi come loro."

    Alessandro vide l'infetto banchettare con il cadavere dell'anziano. Per lui probabilmente era troppo tardi. Doveva trovare la ragazza.


    "Meglio non chiamarla a voce. Non mi sentirebbe con tutto questo Caos."

    Diede uno sguardo veloce a Luca

    "E certamente non voglio attirare la sua attenzione."

    Andando contro la folla, si mise disperatamente alla ricerca di Aurora.


    Alessandro "Alex" Lombardi

    Salute: Sano
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  15. CPL ©
     
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    Moderatore

    Alessandro Lombardi



    Alessandro si sentiva come un piccolo pesce che va contro corrente, mentre tutti fuggivano e si spintonavano per uscire dal locale lui si stava spingendo sempre più all'interno per cercare Aurora, un'impresa quasi da pazzi...ma non poteva abbandonarla.
    Dopo un paio di minuti le persone erano tutte uscite, Alessandro si guardò intorno e trasse un sospiro di sollievo nel vedere che Luca..o perlomeno quello che un tempo era Luca, era sparito, ma il sollievo fu subito seguito da una grandissima angoscia appena vide che nemmeno Aurora era più presente, erano rimasti lui e il cadavere dilaniato dell'uomo a terra.
    Alessandro analizzò per bene la stanza e notò che la porta posteriore era aperta, o Aurora o quel mostro o forse tutti e due erano probabilmente passati di lì...







     
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89 replies since 20/7/2014, 23:10   670 views
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