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CPL ©.
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ModeratoreAlessandro Lombardi
Carlo rimase per qualche attimo a fissarlo, non riusciva a credere a ciò che aveva appena sentito, "Va bene....maledizione..starò facendo una cazzata ma mi voglio fidare. Ora..dimmi cosa intendi fare? C'era qualche altro motivo per cui stavi rincasando? Oltre al volerti fare una doccia..., la vena sul collo di Alessandro si stava sgonfiando ma nel suo viso si iniziava a notare una leggera paura...
Nel frattempo una volante della polizia aveva appena svoltato l'angolo e si stava dirigendo verso l'ambulanza e l'autobotte, quest'ultima aveva appena finito di domare il fuoco che inglobava l'auto, evitando così un'esplosione quasi sicura...
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Roxas.
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Dopo aver sentito quelle parole, Carlo rimase sconcertato per qualche secondo, non riusciva a credere a ciò che aveva sentito probabilmente. Dopo qualche minuti di riflessione, si riprese e parlò:
"Va bene....maledizione..starò facendo una cazzata ma mi voglio fidare. Ora..dimmi cosa intendi fare? C'era qualche altro motivo per cui stavi rincasando? Oltre al volerti fare una doccia..."
Alessandro si mise a guardare gli addetti dell'ambulanza che trasportavano ciò che rimaneva di Luca. Guardò in direzione dell'autobotte, e vide che avevano domato le fiamme prima che l'auto potesse esplodere.
"Non ne ho la più pallida idea. Avevo appena spappolato il cranio ad una persona, volevo solo farmi una doccia e riposarmi, non mi importava delle conseguenza.
Un epidemia si sta espandendo. Non credo che quel ragazzo" ed indicò l'automobile: "Sia l'unico infetto. Dalle immagini sul televisore vi erano gli infetti che avevano morso i loro soccorritori, quindi di certo non si fermerà in due o tre giorni."
Si girò verso di lui.
"Credo che lo stato voglia coprire la faccenda. È sia una cosa positiva che negativa. È positiva, perché non chiederanno in giro particolari. Negativa, perché forse mi vorranno cercare. Ma non sanno come sono fatto, ne chi sono. E ciò non spiega perché trasferivano tutte quelle persone"
Si mise una mano in testa, tutti quei ragionamenti lo stavano facendo uscire pazzo
"Ti volevo innanzitutto dire grazie. Poi volevo chiederti se potevi prestarmi dei vestiti e se potevo rimanere da te, giusto il tempo di rifare la serratura."
si sentirono un altro suono di sirene. Alessandro si girò verso la ringhiera, e vide una volante della polizia fermarsi vicino all'ambulanza e l'autobotte.
Alessandro "Alex" Lombardi
Salute: Sano
Armi: N/A
Zaino:
-2x panini imbottiti
-1x mappa della città
-un attrezzo multiuso
-una foto sbiadita di una persona cara
Abbigliamento:
-Accappatoio da doccia
Abilità: Ricerca Lv.3 / Agilità Lv.3 / Calci lv.2
Soldi: 50 euro
Note: N/A. -
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ModeratoreAlessandro Lombardi
Dall'auto uscirono due agenti, si diressero verso i due addetti dell'ambulanza e li fermarono, sollevarono il telone di plastica che copriva Luca diedero un'occhiata e lo ricoprirono e iniziarono a parlare con i due uomini; Carlo li guardò per un paio di secondi dopo di che si rivolse ad Alessandro, "Hem...sì certo...seguimi".
Carlo si diresse verso la porta-finestra e la riaprì, andò verso destra verso una porta chiusa, arrivatogli di fronte la aprì e entrò, poco prima di sparire dietro l'angolo della porta fece cenno ad Alessandro di seguirlo, arrivati tutti e due in camera Carlo aprì un armadio lì vicino e un cassetto, "Prendi quello che vuoi...".
CONTENUTO ARMADIO: 2 JEANS - CINTURA IN PELLE - CAMICIA A QUADRI ROSSI - GIACCA DI PELLE - MAGLIETTA - FELPA CON CAPPUCCIO - PANTALONCINI DA GINNASTICA
CONTENUTO CASSETTO: SCARPE DA GINNASTICA - MOCASSINI - CIABATTE. -
Roxas.
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Dalla vettura scesero due agenti, che si diressero verso i due paramedici e si fermarono ad osservare il telo che ricopriva il cadavere. Alzarono il telo e diedero un occhiata al corpo. Poi incominciarono a parlare con i due paramedici. Erano troppo distanti per capire anche solo il loro movimento delle labbra.
Alessandro notò che anche Carlo li osservava, dopo di che si rivolse a lui:
"Hem...sì certo...seguimi"
Carlo aprì la porta-finestra e andò verso destra, dove si trovava una porta chiusa. La aprì, e fece cenno ad Alessandro di seguirlo. Entrati dentro la stanza, Alessandro vide che erano una camera, probabilmente dove dormiva il suo vicino di casa. Carlo aprì l'armadio e si sporse di lato, lasciando intravedere ad Alessandro il vestiario del suo vicino. All'interno vi erano solamente due jeans, in cui uno vi stava una cintura in pelle. Ripiegato fra i due jeans, vi stagliavano dei pantaloncini da ginnastica. Appese alle grucce invece vi stavano una camicia a quadri rossi, una giacca di pelle, una felpa con un cappuccio e una maglietta.
"Grazie. Non so perché lo fai, ma grazie"
Si mise il jeans con la cintura in pelle e la felpa con il cappuccio. Fra le scarpe che vedeva, decise di mettersi quelle da ginnastica, non aveva di certo bisogno dei mocassini, o di uscire in ciabatte.
"Ma scusa, se quella non è la tua ragazza... Chi è?"
Alessandro "Alex" Lombardi
Salute: Sano
Armi: N/A
Zaino:
-2x panini imbottiti
-1x mappa della città
-un attrezzo multiuso
-una foto sbiadita di una persona cara
Abbigliamento:
-Felpa con cappuccio
-Jeans con cintura in pelle
-Scarpe da ginnastica
Abilità: Ricerca Lv.3 / Agilità Lv.3 / Calci lv.2
Soldi: 50 euro
Note: N/A. -
CPL ©.
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ModeratoreAlessandro Lombardi
"I tuoi genitori non ti hanno insegnato a farti i cavoli tuoi?", disse Carlo in modo scherzoso, "...ad ogni modo so giusto il suo nome, un uomo a trent'anni penso abbia tutto il diritto di divertirsi no?".
Carlo si diresse verso la porta della camera e guardò Amanda, era seduta sulla poltrona, braccia incrociate e con un'espressione mista tra l'impaziente e l'impaurita, "Perché mi stai fissando?" disse la donna rivolgendosi a Carlo, "Penso che ora io e il mio amico usciremmo a fare un giro, un po per calmarci e un po per capire cosa sta succedendo; tu vieni con noi o vuoi che ti riporti a casa?", "Preferisco andare a casa...con quello non voglio stare..", Carlo gli fece un cenno con la testa di conferma dopo di che girò lo sguardo verso Alessandro e disse "Penso di aver detto giusto a dire che non resteremo in casa, vero? Ah...e perdonala..è impaurita e non conosce bene nessuno di noi due". -
Roxas.
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"I tuoi genitori non ti hanno insegnato a farti i cavoli tuoi?"
Disse Carlo in tono scherzoso. Alessandro rispose con lo stesso tono.
"Erano i primi a non farseli."
"...ad ogni modo so giusto il suo nome, un uomo a trent'anni penso abbia tutto il diritto di divertirsi no?"
Vide Carlo andare verso la porta e fissare Amanda che stanziava sulla poltrona a braccia incrociate con un espressione mista tra l'impazienza e la paura.
"Perché mi stai fissando?" disse lei rivolta a Carlo.
"Penso che ora io e il mio amico usciremmo a fare un giro, un po per calmarci e un po per capire cosa sta succedendo; tu vieni con noi o vuoi che ti riporti a casa?"
"Preferisco andare a casa...con quello non voglio stare..".
Carlo le fece un cenno di conferma, per poi rivolgersi ad Alessandro:
"Penso di aver detto giusto a dire che non resteremo in casa, vero? Ah...e perdonala..è impaurita e non conosce bene nessuno di noi due"
Anche se non voleva ammetterlo, il comportamento della ragazza le stava sui nervi. La capiva, nulla da dire su questo, ma non la sopportava comunque.
"Nessun problema, aspetterò davanti al portone."
e incominciò a uscire dall'appartamento.
"Spostamento a ESTERNO - Strade Roma"
Alessandro "Alex" Lombardi
Salute: Sano
Armi: N/A
Zaino:
-2x panini imbottiti
-1x mappa della città
-un attrezzo multiuso
-una foto sbiadita di una persona cara
Abbigliamento:
-Felpa con cappuccio
-Jeans con cintura in pelle
-Scarpe da ginnastica
Abilità: Ricerca Lv.3 / Agilità Lv.3 / Calci lv.2
Soldi: 50 euro
Note: N/A.
Condominio Alessandro Lombardi, Roma (vecchia) |
