Tor Bella Monaca

Per le scale tutto tace, il tuo condominio ha resistito abbastanza bene ai bombardamenti che si sono concentrati in centro. Arrivi davanti l'ingresso principale: porta ancora in buono stato. Quando ti affacci all'esterno ti ritrovi nella tua via di residenza: le case non sono molto fitte e alcuni condomini sono particolarmente alti, forse più di dieci piani ancora in buono stato. In fondo alla strada sembra sopravvissuta una piccola stazione di servizio e nessuno zombie circola per quella via. Senti distintamente un rombo e poco dopo due Eurofighter, insieme ad un grosso aereo, sorvolano la città. Dal velivolo vengono sganciati vari carichi verso il centro di Roma, vedi distintamente almeno dieci paracaduti molto distanti fra loro. Sicuramente hanno attirato l'attenzione di ogni sopravvissuto in città, il pacco più vicino a te sembra atterrare ben oltre la circonvallazione orientale, verso il quartiere XXIV

La strada è standard a due corsie, asfalto polveroso ma percorribile e non danneggiato, qualche veicolo ogni tanto lo ostruisce. Dirigendoti verso la stazione di rifornimento ti accorgi che i condomini circostanti non sarebbero facili da esplorare: anche le loro porte sembrano in buono stato e molte saracinesche chiuse. Senza alcuna interruzione ti ritrovi al benzinaio: piuttosto grande, sei punti per rifornirsi con le pompe, la macchinetta del self service sembra stata scassinata e svaligiata a colpi di spranga o a esplosivo. Accanto c'è un punto di servizio: un bar collegato per la sosta degli automobilisti con ingresso a porte scorrevoli in vetro, apparentemente qualcuno ha distrutto la vetrata, oppure sono stati i bombardamenti. Nel frattempo tutti i paracaduti sono spariti e tutti i carichi sono atterrati in città

Non sopraggiunge alcuna minaccia dall'interno del bar, le macchinette che provi a controllare sono tutte scassinate o fuori servizio: evidentemente l'impianto elettrico è fuori uso in tutta la città da quando sono cadute le bombe

Il posto si rivela essere non tanto grande: si nota a colpo d'occhio che non c'è nessuno fortunatamente. Sicuramente qualcuno prima di te è già stato a far visita a questo luogo a giudicare dal disordine e dai tavolini rovesciati. Un angolo del locale è dedicato all'assistenza per gli automobilisti e ci sono varie taniche e bottiglie che potrebbero tornarti utili se fossero piene. Anche il bar, composto da un bancone con dietro il piano del barista e il registratore di cassa, ha bisogno di un attenta ispezione per scoprire se gli sciacalli hanno lasciato qualcosa

La maggior parte dei contenitori d'olio e di benzina sono vuoti, i liquidi devono essere stati travasati in contenitori più grandi e portati altrove. Qualcuno però ha lasciato 2 taniche da cinque litri di benzina ancora piene. Probabilmente non avevano più spazio per portarsele dietro. Dietro il piano ristoro trovi un cadavere, può darsi sia il proprietario del bar o il sopravvissuto che aveva tentato di abitare qui. Il suo corpo è in una pozza di sangue e non emette ancora il tanfo della decomposizione, mostra evidenti ferite d'arma da fuoco. Oltre questo non sembra esserci nulla, nè bibite nè cibi di alcun tipo. Sotto il bancone fortunatamente trovi una nota con il codice per aprire il registro di cassa. Riesci ad aprirlo: a quanto pare lo strumento è alimentato da una di quelle batterie a lunga durata e gli assassini non hanno dato importanza al registro. Dentro ci trovi 10 proiettili da 5,56mm incompatibili con la tua pistola e una batteria da 2000 mAh (100%) collegabile tramite USB, gli unici averi che non sono riusciti a sottrarre all'uomo

Attenzione! Hai trovato 10 proiettili, non un caricatore con 10 proiettili dentro!

Le bottiglie non mancano in tutta quella confusione: però sono di vetro per alcolici, ovviamente vuote. Molti sono i cocci per terra. Nessun segno di contenitori in plastica, puoi usare quelli in vetro da un litro con i relativi tappi: almeno sei bottiglie sono intatte, o controllare dietro il bar... sembra esserci una piccola cucina dietro una porta di servizio lì accanto

Stavolta la luce si rivela necessaria: le poche finestre sono sbarrate ed i pochi raggi di sole rimasti non bastano a garantire una visibilità decente. L'ambiente è sicuro ma decisamente molto macabro: deve esserci stato uno scontro. Almeno tre sono i cadaveri fra i piani di cottura, alcuni di loro hanno le dita contratte: quando sono morti probabilmente imbracciavano un'arma. Nessun segno di zombie. Puoi perquisire i corpi se lo ritieni necessario. La stanza sarà di circa una ventina di metri quadri, in alcune credenze potrebbe essere rimasto qualcosa di utile